PUPOTTA RIBELLE RECAPITATA AL SINDACO DI PERUGIA

 

Ieri
pomeriggio 4 febbraio 2009
presidio contro l’approvazione del pacchetto
sicurezza che sta passando in Senato per ribadire il nostro no alle politiche
razziste, sessiste del governo, che strumentalizzano le violenze delle donne
,
ma per dire anche no ad un governo della città fatto di polizia, telecamere e
ordinanze contro graffitari, sex workers….
Una presenza colorata di una trentina (anche se la
polizia dirà che eravamo trecento) di donne attiviste, studentesse e
studenti, precarie e precari, hanno volantinato e spikerato davanti al portone
del Comune, il quale risultava blindato (metà del portone era chiuso) da una
consistente presenza di polizia e Digos (mancavano i sottomarini visto la
persistente pioggia!)

Alle ore 17.30 abbiamo cercato di entrare pacificamente
tutti insieme, ma abbiamo visto la porta sbarrata dalla Polizia, perché
nonostante avessimo messo da parte i nostri cartelli, tra di noi campeggiava
una pupotta ribelle di cartone con su scritto: No a razzismo, una città sicura
per le donne: reddito, diritti, libertà di movimento!

Determinate ad entrare e scortare la pupotta dal sindaco (il
tutto in un atmosfera surreale, data la sproporzione tra l’apparato repressivo
e l’intento comunicativo) abbiamo cercato tra i consiglieri, qualcuno che fosse
in grado di veicolare i nostri intenti ai rappresentanti del Comune, e quindi
ci permettesse di fare entrare la Pupotta in Comune. Finalmente abbiamo avuto
una dispensa ufficiale per fare arrivare il pericoloso e sovversivo soggetto in
Comune. Quindi scortate dalla Polizia abbiamo accompagnato la Pupotta che a
quel punto è stata accolta prima in consiglio, (tra gli sguardi interlocutori
e, fatemelo dire, perlopiù poco intelligenti dei presenti) e poi nella stanza
del Sindaco.

5 di noi sono state accolte con la pupotta ribelle si
sono accomodate sulle poltrone di pelle del Primo cittadino, mentre il
resto è rimasto fuori, osteggiato dalla determinazione di una segretaria
molto efficiente…

Dalla chiacchierata con il Sindaco:

Il sindaco è contrario al pacchetto sicurezza,

E’ contrario ai sindaci sceriffi, come Zanonato e Cofferati

la sua giunta è stata accusata di essere troppo moliccia
dalla destra per questo

le telecamere, le multe ai clienti delle sex wokers, e
writers si giustificano, perché bisogna  accontentare un po’ tutti e
queste hanno l’effetto placebo di placare quelli che gridano all’allarme
sociale…

Abbiamo avuto inoltre l’assicurazione che per i prossimi sei
mesi, poi ci sono le elezioni, la sua giunta non varerà misure securitarie…

Le dichiarazioni della Pupotta ribelle:

No al pacchetto sicurezza razzista (che introduce il reato
di cla
ndestinità, il permesso di soggiorno a punti e prolunga a 18 mesi la
reclusione nei lager CIE (ex CPT). 

No alle classi separate per i bambini e le bambine stranieri

la pupotta ha dichiarato guerra al pacchetto sicurezza e
attiverà sul territorio forme diffuse di resistenza!

E inoltre:

No alla video- sorveglianza, no alla presenza massiccia di
guardie ovunque, libertà di espressione (per i graffitari), libertà di
esercitare la pratica prostituzionale, 

libertà di movimento e mezzi per sostenerla (denuncia della
carenza cronica di mezzi pubblici dopo le 20.00, dateci i taxi!!)

tutte queste obbiezioni sono rimaste appiccate sulla
poltrona del Sindaco a futura memoria che…. Noi non ci fermeremo!!!!!

perché Le bambine buone vanno in paradiso, quelle cattive
ovunque!


sommosse perugine (accompagnatrici della Pupotta ribelle)

vedi tutte le immagini del presidio

Informazioni su liberetutte

Il Collettivo Femminista Sommosse Perugia nasce nel febbraio 2008 da un gruppo di donne e lesbiche che sentono sulla propria pelle la stretta familista clericale e sessista dell'ultima Italia. E' una storia di R-esistenze individuali e condivise alla violenza sistemica, verso la liberazione dei corpi e del desiderio!
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