Comunicato delle Operatrici dei Centri Antiviolenza di Perugia e Terni in merito a quanto successo ieri 16 novembre al primo incontro del ciclo ” Lo Stato siamo Noi – Leg@lmente- Punti fermi sulla strada della nostra responsabilità. Ed. 2013-2014″, rivolto alle scuole perugine. L’incontro dal titolo “Le basi naturali del nostro bisogno di legalità – Il ruolo decisivo che Darwin ha attribuito alla “femmina” umana nello sviluppo della nostra civiltà“ è stato promosso dall’amministrazione provinciale della città di Perugia, tra cui l’Ufficio Pari Opportunità, ed ospitava la lezione del prof. Marco Marchetti, psichiatra e psicanalista, ordinario di medicina legale e criminologia dell’Università del Molise.
Il corso per l’attivazione dei CAV Centri AntiViolenza del Progetto Antiviolenza Umbria si è concluso oggi, sabato 16/11/2013.
Siamo felici di mettere al corrente tutt* di questo nuovo progetto che inizia i suoi passi adesso e che vuole essere un forte protagonista politico e sociale nella nostra regione.
In concomitanza con questo felice inizio di una Istituzione altra, che farà intervento nel territorio di sostegno alle donne e di contrasto alla violenza di genere apprendiamo con estrema preoccupazione un fatto di una gravità inaudita.
La Provincia di Perugia ha indetto, proprio per oggi, un seminario pubblico all’interno del ciclo “Educare alla legalità”in cui sono stati/e invitati/e studenti e studentesse delle scuole superiori.
Al cospetto di ragazzi e ragazze è stato, in particolare, invitato a parlare il Prof.ssore Marchetti dell’Università del Molise con un intervento dal titolo “Le basi naturali del bisogno di legalità. Il ruolo decisivo che Darwin ha attribuito alla femmina umana nello sviluppo della civiltà”.
Ci domandiamo come sia possibile – in un contesto sociale di così forte sperequazione e disuguaglianza per le donne come è quello del nostro Paese- che le istituzioni invitino un docente a fare un seminario di questo genere.
La relazione tra natura e femmina umana e i riferimenti al biologismo e all’evoluzionismo, a cui l’insigne professore fa riferimento, ci sembrano davvero inopportuni per spiegare ad una scolaresca le questioni sociali che attengono alla complesse problematiche della contemporaneità e delle relazione di genere.
Riteniamo, al contrario, che sia giunto il momento di aprire con forza, anche nella nostra Regione, uno spazio di cultura antisessista che sappia opporsi alla produzione di discorsi normativi che relegano le donne, di fatto, in una condizione di subalternità e di sottomissione.
Come Centri AntiViolenza stigmatizziamo fortemente le scelte compiute dalla Provincia di Perugia e ci batteremo con determinazione per dare vita ad una trasformazione politico-culturale, un mutamente imprenscindibile per le sfide che le donne ,oggi, hanno di fronte.
Per questo motivo chiediamo le immediate dimissioni dei responsabili politici istituzionali, Presidente della Provincia e assessora alla cultura, che hanno permesso che tale fatto sia stato possibile.
Collettivo Operatrici Centri Antiviolenza Perugia Terni