DA SEMPRE SIAMO PIÙ PRECARIE E PIÙ POVERE
BEATA IGNORANZA…
…E SEMPRE CONTRO LE DONNE
Nella già totale assenza dei servizi pubblici per l’infanzia ed insufficienza clamorosa di asili nido, la riduzione dell’orario nella scuola elementare da 40 a 24 ore settimanali penalizza le donne attaccandole su tutti i fronti:
COME MADRI LAVORATRICI perché impone loro di pagare una babysitter o dei servizi alternativi privati, mentre impone alle tante donne che non possono permetterselo di tornare tra le mura domestiche;
COME INSEGNANTI, COLLABORATRICI, OPERATRICI che rischiano di essere tagliate fuori da un mercato del lavoro che già in Italia conta una percentuale bassissima di donne e che le vede sottopagate, impiegate in lavori precari, sfruttate, vittime di discriminazione.
Perdere il lavoro significa DIPENDENZA ECONOMICA, che è una tra le principali cause che costringono una donna a restare fisicamente e psicologicamente in situazioni di VIOLENZA.
Il governo propone le “novità” del maestrO unicO e delle classi differenziate, che, oltre a determinare un aggravio per le lavoratrici ed uno scadimento qualitativo del servizio, significa “PENSIERO UNICO”, quindi la perdita della pluralità di visioni ed esperienze che per noi significa crescita.
DICIAMO NO A PROVVEDIMENTI CHE LIMITANO IL DIRITTO DELLE DONNE DI SCEGLIERE
DICIAMO NO A QUESTE FORME DI VIOLENZA DELLE ISTITUZIONI SULLA VITA DELLE DONNE
Collettivo Sommosse Perugia