ROMA RM
MANIFESTAZIONE NAZIONALE NO VAT
Autodeterminazione laicità antifascismo antirazzismo liberazione
Sabato 13 febbraio 2010, ore 14
Concentramento Piazza Bocca della Verità
LA PIATTAFORMA
e’ infatti uno degli attori che agiscono nelle complesse dinamiche di
potere sottese a un sistema autoritario e repressivo.
L’11 febbraio 1929 i Patti Lateranensi sancivano la saldatura tra Vaticano e regime fascista, oggi le destre agitano il
crocefisso per legittimare un ordine morale in linea con l’integralismo
delle gerarchie vaticane, lo strumentalizzano per costruire un’identità nazionale razzista e una declinazione della cittadinanza eterosessista e familista.
Da una parte le destre criminalizzano immigrate ed immigrati, istigano a una vera “caccia all’uomo”, li/le rappresentano come la concorrenza
nell’accesso alle risorse pubbliche mentre nessuno affronta il problema
di un welfare smantellato e comunque disegnato su un modello sociale
che non c’e’ piu’. D’altra parte la chiesa cattolica legittima
esclusivamente questo modello di società, basato sulla famiglia, sulla
divisione dei ruoli sessuali, dove un genere e’ subordinato all’altro e
lesbiche, gay e trans non hanno alcun diritto di cittadinanza.
Su un
altro fronte, destra moderata e sinistra riformista attuano il
tentativo di procedere ad un’assimilazione selettiva dei soggetti minoritari sulla base della disponibilità espressa a offrirsi docilmente a legittimare discorsi razzisti, eterosessisti e repressivi.
E’ prevista l’inclusione solo di quelle soggettività che non mettono in
discussione il potere: c’e’ un piccolo posto anche per gay, lesbiche e trans e per altre figure della diversità, purché confermino l’ordine razzista, sessista e repressivo.
In
questo quadro, nel movimento lgbtq, abbiamo assistito alla comparsa di
“nuovi” soggetti che ne usano le parole d’ordine per produrre un
ribaltamento della realtà: a protezione delle soggettività supposte
deboli pongono i loro carnefici. Chi legittima questi “nuovi” soggetti,
contribuisce a produrre un ulteriore spostamento a destra, a normalizzare la presenza delle destre radicali nel dibattito pubblico.
Fuori
da queste lotte interne al potere, dobbiamo constatare la diffusa e
asfissiante presenza di un’etica cattolica, un modello di politica che
propone come uniche alternative di “rinnovamento” il moralismo e il
giustizialismo. Sappiamo che se oggi il Vaticano appare meno
interventista e’ solo perché non ne ha bisogno: già nel nostro paese
possiede il monopolio dell’”etica” che abbraccia indistintamente
governo e opposizione parlamentare che fanno a gara – come sempre – ad inginocchiarsi all’altare del giustizialismo e del buonismo ipocrita.
Respingiamo
il tentativo di espropriare anche i movimenti di lesbiche, gay, trans
e femministe, di categorie fondamentali quali l’antifascismo,
altrimenti l’ambiguità politica finirebbe per rendere le nostre
soggettività complici di quest’ordine morale e politico che concede una
legittimazione vittimizzante e minoritaria in cambio dell’assuefazione alla repressione.
Contrastiamo
questo potere che, dove non addomestica, reprime e, attraverso l’ordine
morale vaticano, assume dispositivi di disciplinamento e controllo
sociale che negano qualunque tipo di autodeterminazione:
l’autodeterminazione sociale ed economica dei e delle migranti, l’autodeterminazione
dei corpi e degli stili di vita di donne, gay, lesbiche e trans, ogni
percorso di autorganizzazione, di dissenso e di conflitto.
Denunciamo
che quando il processo di addomesticamento non si compie viene
utilizzato il carcere, il CIE (centri di identificazione ed
espulsione), la repressione, la paura, la noia, la solitudine,
l’intimidazione e la criminalizzazione per neutralizzare gli elementi
di dissenso non previsti e non gestibili: migranti, movimenti, studenti, lavoratori e lavoratrici, disoccupati/e.
Riaffermiamo
che antirazzismo, antifascismo, antisessismo sono lotte, necessarie
l’una all’altra, da condurre anche contro l’uso strumentale delle libertà di donne e lgbt per rafforzare e legittimare un modello razzista.
Portiamo
in piazza i nostri percorsi di autodeterminazione nell’acutizzarsi
della crisi economica e dello smantellamento dello stato sociale – in particolare della scuola e dell’università – che tanto spazio lascia alle imprese private e confessionali.
Riaffermiamo
le diversità e le differenze sociali, sessuali, culturali, contro
l’identità nazionale razzista e eterosessista che ci vogliono imporre e
contro l’ordine morale vaticano.
Portiamo in piazza i nostri
percorsi di liberazione per ribadire la nostra volontà di agire nello
spazio pubblico per produrre trasformazione sociale e culturale.
Coordinamento Facciamo Breccia
Per adesioni:
mailto:adesioni@facciamobreccia.org
http://www.facciamobreccia.org
evento facebook >
http://www.facebook.com/home.php#/group.php?gid=43633583413
Vi ricordiamo e invitiamo a Roma – sabato 23 gennaio 2010 –
per l’assemblea nazionale.
ore 14 – c/o Loa Acrobax – Via della
Vasca Navale 6 – Roma*
Assemblea nazionale di Facciamo Breccia in preparazione di No Vat