ri/generiamoci – euromayday 2010

Una
rete di donne e uomini, gruppi e singol@, nel corso dell’ultimo anno
non ha voluto lasciar cadere nel vuoto l’episodio di violenza maschile
che ha colpito una di noi alla Mayday 2009. E scommette su una
RI/GENERAZIONE di modelli culturali che non producano relazioni
violente tra uomini e donne e non ingabbino i nostri desideri e la
nostra libertà. Una scommessa per costruire una Mayday dove la violenza
non ha cittadinanza e un futuro nel quale non dobbiamo guardarci alle
spalle.

RI/GENERAZIONE di immaginari per trasformare le relazioni e rompere
gli schemi che riproducono ingiustizia, sopraffazione e violenza a
partire da noi. Perché solo a partire da noi possiamo sovvertire gli
stereotipi che ci incollano addosso ruoli e identità che già conosciamo
e che abbiamo imparato a rifiutare.

RI/GENERAZIONE di identità per infrangere le regole che ci vogliono
machi se siamo uomini o docili se siamo donne. Perché è solo rompendo
queste regole che possiamo dare voce ai nostri desideri e ai nostri
corpi e imparare a rispettare quelli degli altr@.

RI/GENERAZIONE di relazioni per non accettare da nessuno
comportamenti offensivi, machisti e violenti. Perché solo così possiamo
essere libere e liberi di sentirci a nostro agio, di esprimerci senza
paura, e di non avere paura. In questa parata e nella nostra vita
quotidiana.

L’allarme della Mayday Parade si chiama precarietà, smantellamento
del welfare, negazione dei diritti di cittadinanza, attacchi alla
libertà di scelta e di autodeterminazione. Da dieci anni la Mayday
Parade è una manifestazione di gioia e di conflitto: qui si incrociano
lotte, rivendicazioni, percorsi di liberazione dallo sfruttamento e
dalla ricattabilità.

Ci saremo anche noi. Cercaci durante la Mayday e contribuisci a farla diventare un luogo in cui la violenza non ha cittadinanza.

http://italy.euromayday.org/generi
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LA CITTà è UN BENE COMUNE – assemblea cittadina

Sabato 24 aprile 2010 Perugia

ASSEMBLEA CITTADINA h. 18 Palazzo dei Priori, Sala della Vaccara

LA CITTà è UN BENE COMUNE

Domenica mattina a Perugia ci siamo svegliat* con tre ragazz* arrestati ed una città molto diversa da come l’abbiamo sempre pensata e desiderata. L’ideologia della sicurezza sembra avere conquistato una completa egemonia culturale e una completa agibilità politica, tanto da giustificare forme di pervasivo e ossessivo controlloe di repressione dellavita sociale. Il securitarismo è un’ideologia chesi basa sulla costruzione sociale della paura. Mentre le statistiche rilevano nella nostra regione i più bassi tassi di criminalità registrati a livello nazionale, la stampa locale e molte forze politiche si affannano a costruire un’idea di Perugia come luogo di invivibilità e di degrado.

A questo punto pensiamo sia doveroso interrogarsi su che tipo di città vogliamo essere e costruire.

La nostra città è un luogo ricco di soggettività, di idee, di intelligenze, di esperienze, di capacità creative che possono dettare la strada verso una nuova trasformazione urbana. 

Vogliamo che questa realtà abbia voce, vogliamo costruire un modo comune e condiviso di vivere e fare città.

E’ LA CITTà A VENIRE quella che vogliamo costruire, una città che sia di tutti e di tutte.

INVITIAMO TUTT* A PARTECIPARE.

Nel corso dell’assemblea sarà proiettato il video: Safety or Security? Quale genere di sicurezza per la mia città, realizzato da Roberta Pompili e Paolo Sacchetti in collaborazione con Collettivo Femminista Sommosse Pg- Associazione ONLUS Tana Liberetutte e Dipartimento Uomo e territorio UNIPG.

 a seguire

 

Performance interattiva di Tango criminale a cura di Malotango-contre-la-merd-du-mond dalle h. 22, Piazza IV novembre

 

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aggiornamenti

nell’udienza di lunedì per gli arresti di michela lorenzo e riccardo per resistenza aggravata a publico ufficiale e oltraggio si è deciso di procedere con rito abbreviato.

oggi sono stati revocati i domiciliari per michela e lorenzo e commutati in obbligo di firma (per riccardo, ricordiamo, già dalla prima udienza lunedì scorso non erano state stabilite misure cautelari).

attendiamo per questo sabato 24 aprile alle h.9 la sentenza di primo grado.

noi continuiamo a mobilitarci.

sabato mattina di fronte al tribunale di perugia alle h.9

sabato pomeriggio alle h.18 ASSEMBLEA CITTADINA sui fatti avvenuti e sulla vivibilità della città alla sala della vaccara, palazzo dei priori. a seguire in piazza performance interattiva di  "tango criminale".

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prendi una birra, vinci un arresto

perugia 17 aprile 2010, piazza IV novembre: la città è nostra.

 

tutte le foto della serata qui

ecco il video con la lettura di mirko revoyera del testo sacro sugli arresti

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Rompiamo il coprifuoco!

 

abbiamo
deciso di fare una presenza costante nel centro storico della città per
riprenderci ciò che è nostro, ciò che è nostro desiderio e ciò che è nostro diritto: vivere una
socialità serena negli spazi pubblici, comuni, che ci appartengono
perché sono di tutti e tutte, perché li viviamo tutti i giorni e li
facciamo vivere.
 
in questi giorni abbiamo voluto far tornare
piazza IV novembre, la piazza degli arresti, una piazza cittadina
normale, con giochi discorsi risate chiacchiere bevute, seppur
circondat* da telecamere e agenti in borghese, noi come pesci in un
acquario.


domani sera, sabato sera, a una settimana dagli
arresti, ci riprendiamo piazza IV novembre e la trasformiamo
dall’acquario che è diventata, dalla zona rossa che l’hanno fatta
diventare con divieti paure controlli restrizioni, nella piazza della
nostra città, la nostra piazza.


non dobbiamo avere paura, la città è nostra.

tutti i giorni h. 19 @ PIAZZA IV NOVEMBRE giochi di varia socialità

sabato 17 aprile
dalle h. 19,30 @ PIAZZA IV NOVEMBRE

PER TUTTA LA NOTTE PERFORMANCES E GIOCHI

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Come si arresta una ragazza a perugia

 

Vogliamo denunciare un fatto
gravissimo che è avvenuto nella nostra città e che ha coinvolto tra gli altri
una nostra compagna del collettivo femminista sommosse.

Sabato sera era con altri compagni nel centro
storico di Perugia a prendere un aperitivo prima di partire per un concerto
verso Fabriano.

Il gruppo di compagn* stava conversando quando si
sono avvicinati 7 figuri, che senza dare nessun segno di identificazione hanno
chiesto loro i documenti. Mikela ha rifiutato di darli, i "poliziotti" erano in
borghese e non mostravano alcun distintivo. Mikela è stata aggredita
verbalmente e fisicamente, è stata spintonata. Un compagno si è frapposto tra
lei e un poliziotto ed è stato immediatamente ammanettato: nel giro di
pochi  minuti è nato un parapiglia in cui diversi compagni sono stati
picchiati e tra questi due compagni, Riccardo e Lorenzo, infilati dentro le
volanti prontamente sopraggiunte ed insieme a loro Mikela.

Chi di voi ha conosciuto Mikela, sa che Mikela è un
piccola grande compagna, straordinaria ed appassionata, sempre in prima fila,
pronta a mettersi in gioco e a lavorare con e per gli altri.

Abbiamo costruito insieme il nostro collettivo
femminista ed insieme lavorato sulle battaglie per il reddito, contro la
violenza maschile e contro il securitarismo.


In una città, Perugia, sempre più piena di
telecamere e in cui i controlli o meglio i "rastrellamenti" sono diventati
all’ordine del giorno. Una città che si è trasformata in un carcere
all’aperto.

Oggi ci sarà il processo in direttissima,
oltraggio,e restistenza aggravata son i capi di imputazione. Mikela sta facendo
la sua tesi sulla città e la sicurezza da un punto di vista di genere.
Abbiamo fatto insieme una video-ricerca: "Safety or security? Quale genere di
sicurezza per la mia citta?" che proietteremo presto ovunque: abbiamo provato a
decostruire il concetto ideologico di sicurezza che per le donne significa stare
tutte a casa magari a farsi picchiare dal marito.

Mikela ha detto no. Ed insieme a lei, arrestata
senza alcun motivo, o per non essere rimasta a casa nella sua prigione
domestica, Noi diciamo no. Non resteremo a casa e non ci faremo intimorire:
dall’avanzata delle destre, dalla gestione securitaria della crisi economica,
dal razzismo, dal sessismo.

Noi non abbiamo paura!


 

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Torino: Seminario d’autoformazione su femminismi e percorsi dell’autodeterminazione 22/03/2010 – 27/05/2010

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siamo tutte bambole gonfiabili!

 
ieri sera a perugia lanciata la campagna nazionale: "libera una bambola gonfiabile".

nel boato del centro alcolico della città la bambola roberta è stata sottratta ai liquidi dell’ennesimo gruppetto macho locale da altre sorelle bambole al grido di: "libera libera!".
 
le bambole ribelli correndo verso un futuro di autodeterminazione hanno dichiarato:
"non siamo i vostri buchi!".
 
ci volete disponibili e sgonfiabili all’occorrenza,
ci avrete indecorose e libere!
 
SIAMO TUTTE BAMBOLE GONFIABILI !
sommossepg
 
(immagine da machofreezone)
 
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Safety or Security? Quale genere di sicurezza per la mia città?

venerdì 19 marzo

ore 21,00
presso CommonsLab, via della sposa 1/e

proiezione in anteprima del video

Safety or security? Quale genere di sicurezza per la mia città?

realizzato da Roberta Pompili e Paolo Sacchetti,  nell’ambito del progetto regionale per il contrasto alla violenza di genere Mai Più Violenze con l’Associazione Tana Liberetutte/Collettivo Femminista Sommosse Perugia e in collaborazione con il Dott. Massimiliano Minelli e le studentesse e gli studenti del Dipartimento Uomo e Territorio dell’Università di Perugia, sezione antropologia.

La prima parte del video è dedicata alla “Womyn Investigation” una mappatura fotografica della città di Perugia dal punto di vista di genere, nella quale sono state coinvolte le donne del quartiere di Madonna Alta nell’ottica di decostruire il concetto di sicurezza legato al controllo sociale (security) e risignificarlo nei termini di benessere, socialità, welfare, mobilità, qualità delle relazioni (safety).

La seconda e la terza parte sono dedicate ad un lavoro laboratoriale su stereotipi di genere, relazioni e violenza di genere in due gruppi di adolescenti del perugino: “Sconfinamenti” vede protagonista un gruppo di adolescenti del quartiere Pallotta, mentre “Smile” è una co-ricerca effettuata con l’Associazione giovanile Smile di Castel del Piano, un quartiere alla periferia di Perugia.

vedi il video intero dal portale Mai più violenze

vedi “womyn investigation“: parte 1 parte 2

vedi “sconfinamenti“: parte 1parte 2

vedi smile

a seguire dibattito:
inchiesta-autoinchiesta di genere e produzione del comune

(immagine da machofreezone)
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ru-486 libere di scegliere

(immagine da leribellule.noblogs.org)

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