Womyn Investigation

IL 30 MAGGIO A PERUGIA:
l’Associazione TANA LIBERETUTTE
 
PRESENTA

 

Womyn Investigation
 
Un progetto di “mappatura” del territorio urbano che vuole coinvolgere attivamente tutte le donne che vivono la città per ripensare
lo spazio urbano attraverso le relazioni, la partecipazione e la
socialità delle donne, come suggestioni e strumenti possibili per
contrastare la violenza e per creare quella città accogliente e
partecipata che è il miglior antidoto ad ogni forma di aggressività e
di machismo.
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LADY FEST – ROMA dal 21 al 24 maggio 2009

vedi il video-documentario sul ladyfest romano (g. vallicelli) 

The ladies are coming…

Il primo Ladyfest e’ stato organizzato ad Olympia nel 2000. Da allora si sono susseguiti centinaia di Ladyfest in tutto il mondo: una rete internazionale il cui nucleo concettuale condiviso è la promozione dell’arte indipendente, la decostruzione di modelli imposti e restrittivi, la rivalutazione del corpo e della sessualità come sperimentazione nelle sue infinite forme, in una prospettiva queer, antirazzista, transgender e femminista.

Il Ladyfest romano è un festival "do it yourself" e no-profit che si svolgerà in maniera itinerante con workshop, mostre, concerti, djset, teatro, proiezioni video, installazioni e merchandising di autoproduzioni. L’iscrizione ai workshop è a sottoscrizione libera. L’incasso delle serate sarà devoluto per la promozione di arte indipendente ed eventi culturali a L’Aquila, in collaborazione con la rete ‘3e32’.

Per ulteriori approfondimenti: http://ladyfest-roma.noblogs.org

Per scaricare il programma completo:
http://ladyfest-roma.noblogs.org/resource/programma-comunicati-stampa/view/PROGRAMMA_LADYFEST_ROMA_09.pdf

Per informazioni e per iscrizioni ai workshhop:
ladyfest-roma@inventati.org

 

Segue un piccolo assaggio di quanto verrà proposto:

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sabato 16 maggio PRESIDIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – Femminicidio Barbara Cicioni

 
Il 24 maggio 2007 a Marsciano, piccolo centro della tranquilla e pacificata Umbria, la "normale" famiglia italiana faceva un’altra vittima: Barbara Cicioni.
Dopo una vita di vessazioni e maltrattamenti da parte del marito Roberto Spaccino, Barbara, all’ottavo mese di gravidanza, muore in seguito all’ennesima lite violenta.

Una vita di coppia fatta di violenze quotidiane e umiliazioni continue e caratterizzata, come candidamente ammette lo stesso Spaccino, da qualche "schiaffetto leggero" dato per "calmare" la gelosia di Barbara o quando "la cena non era pronta" e che sembra rappresentare ancora oggi l’ordinario svolgersi delle relazioni uomo/donna.
 
Questo caso di violenza "normale" non è appetibile per i mass media proprio per la sua emblematicità: quello che viveva Barbara è quello che vivono ancora molte donne tutti i giorni all’interno delle mura domestiche ed è considerato consuetudine privata da questo sistema sociale che si alimenta della violenza eterosessista, maschilista e patriarcale. In tale sistema il corpo delle donne è considerato come una proprietà di Stato e la sua difesa è tirata in ballo solo quando è funzionale alla legittimazione di politiche securitarie e razziste.
 
Sabato 16 maggio, in corrispondenza delle ultime udienze e dell’emissione della sentenza finale del processo a Roberto Spaccino, scegliamo di essere in piazza per un’intera giornata di mobilitazione per rivendicare la nostra idea di sicurezza. 
 
SIAMO CONTRO LA "BANALITA’" DELLA VIOLENZA SISTEMICA SULLE DONNE E LA SUA STRUMENTALIZZAZIONE, CHE QUOTIDIANAMENTE PROMUOVE IPOCRITE POLITICHE SULLA SICUREZZA, FAVORISCE LA PAURA E IL RAZZISMO E LIMITA IL DIRITTO ALLA LIBERTA’ E ALL’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE STESSE. 

 

Perugia 16 maggio 2009

 

PRESIDIO dalle ore 9,30 in Piazza Matteotti

                                         +

Istallazione umana antisecuritaria dalle ore 17,00 in Via Oberdan

 

 vedi tutte le immagini

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SERVIZI CONSULTORIALI A PERUGIA – Attivi nuovi spazi per donne migranti!

Il servizio consultoriale è GRATUITO e per accedervi non occorre la
prescrizione del Medico di Famiglia, né una prenotazione CUP: è sufficiente
prendere un appuntamento telefonico o di persona. Il servizio è disponibile
anche per i non residenti.

È
possibile rivolgersi ai medici ginecologi/ghe e alle ostetriche nei momenti
ambulatoriali, per: gravidanza, contraccezione, menopausa,
salute sessuale, prevenzione delle malattie
sessualmente trasmissibili
, prevenzione dei tumori dell’apparato
femminile
.

Operatori
sanitari: Ginecologa/o, Ostetrica, Sesuologa/o, Andrologo, Assistente sociale,
Psicologa/o, Psicoterapeuta.


CONSULTORI COMUNALI NELL’AREA
DEL PERUGINO:

Via XIV Settembre 75

075 5412644

Madonna Alta – via
Pian della Genna

075 5063670-2

San Marco – Str.
Perugia S.Marco “Le Fornaci”

075 42680

Castel del Piano – Via
Strozzacapponi 90

075 5159538-7

Ellera – Via Cinque
Giornate di Napoli

075 5186605-4

Ponte Felcino – Via
Mastrodicasa 80/A

075 59111133-4

Ponte Pattoli – Via
Antonia 29 (solo Pap test)

075 5941169

Ponte Valleceppi – Via
Garigliano 20 (solo Pap test)

075 5928251

Ponte San Giovanni –
Via Castellini 65 Apogeo

075 5978115-131

Torgiano – Via
Principe Umberto 36

075 9880063

DI COSA SI OCCUPANO:

Contraccezione
TUTTE LE SEDI
:
informazione sui
metodi contraccettivi – controlli – richiesta esami diagnostici –
contraccezione d’emergenza (PILLOLA DEL GIORNO DOPO)


Interruzione
Volontaria di Gravidanza (ivg)
TUTTE LE SEDI con
la presenza anche di un’assistente sociale:
certificazione – controllo e
contraccezione post-ivg

 

Gravidanza
e puerperio
TUTTE LE SEDI : informazioni e consigli – visite e
controlli – assistenza domiciliare – corsi di preparazione al parto e alla
nascita e ambulatorio allattamento al seno (Consultorio Centro residenziale “Le fornaci” S. Marco
0755412840 – 075 5978131
)

Prevenzione
tumori
TUTTE LE SEDI :
Informazione e sensibilizzazione – Visita ginecologica – Controllo clinico del
seno e insegnamento all’autopalpazione – PAP TEST screening colpocitologico gratuito
su invito
per tutte le donne tra 25 e 64 anni + percorso diagnostico e
terapeutico organizzato – Consulenza senologica (Consultorio
Ponte San Giovanni Via Castellini 65
Apogeo 075 5978115 – 075 5978131
)
– Screening mammografico gratuito su invito a tutte le donne
da 50 a 69 anni + percorso diagnostico e terapeutico organizzato (Servizio di senologia Via XIV Settembre  075 5412670 –
075 5412668
)

MST
(malattie a trasmissione sessuale)
TUTTE
LE SEDI
: Informazioni e consigli individuali e di
coppia – Esami diagnostici – Prescrizioni terapeutiche – educazione alla sesualità e all’affettività

Spazio giovani ACCESSO DIRETTO SENZA APPUNTAMENTO Consultorio via XIV setembre 075 5412644 : informazioni e consigli su: cambiamenti del corpo, sessualità e contraccezione, rapporti di coppia, relazioni con coetanei e altri – controlli – esami preventivi – percorsi diagnostici e terapeutici facilitati – educazione sanitaria

Spazio
donne immigrate
ACCESSO DIRETTO SENZA APPUNTAMENTO

Per accoglienza, informazione e orientamento  delle/degli utenti straniere/ stranieri è disponibile il servizio di Mediazioni Culturale nei seguenti giorni ed orari:

Consultorio di Ellera secondo lunedì del mese  ore 9 – 12

Consultorio di Madonna Alta secondo mercoledì del mese ore 9 – 12

Consultorio di Ponte San Giovanni secondo giovedì del mese ore 9- 12

Consultorio Ponte Felcino secondo giovedì del mese ore 14 – 17

Spazio
menopausa
servizio è
accessibile tramite la prenotazione CUP Consultorio
Madonna Alta Via Pian della Genna 075 5063670 – 075 506372
:
informazione e sensibilizzazione individuale-
controlli clinici – richiesta esami diagnostici – interventi di
promozione della salute fisica, psicologica e relazionale – incontri di gruppo

Ambulatorio
sessuologico
Consultorio
Madonna Alta Via Pian della Genna 075 506374

 

Per
tutte le informazioni consulta:
http://www.ausl2.umbria.it/MEDIACENTER/FE/CategoriaMedia.aspx?idc=246&explicit=SI

 

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PARI OPPORTUNITA’

 

CENTRO PER LE PARI OPPORTUNITA’ DELLA REGIONE UMBRIA

Sedi:

PERUGIA Largo Cacciatori delle Alpi 5 tel. 075/5046905

TERNI Palazzo Gazzoli, Via del Teatro Romano 13 tel. 0744/484406

Numero verde servizi Regione Umbria 800 530 332

Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 18,00 – sabato dalle 8,00 alle 13,00

E-Mail: pariopportunita@regione.umbria.it

Sito: http://www.centropariopportunita.regione.umbria.it

 

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Tutte le bufale sul sesso

 

"Per non rimanere incinta è sufficiente fare dei lavaggi di coca-cola dopo il rapporto"

??????

"Non si può rimanere incinta facendo l’amore in piedi"

??????

 Dalla Società italiana di Ginecologia ed Ostetricia (SIGO)

TUTTE LE BUFALE SUL SESSO (leggi) 

 

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Dental dam

 Il
Dental Dam
è un lenzuolino di lattice di circa 25 x 15 cm che viene solitamente usato nella pratica della chirurgia odontoiatrica (da qui il nome di "sbarramento dentale") ma rappresenta una barriera protettiva durante il rapporto sessuale orogenitale (anilingus e cunnilingus), cioè che funziona
come barriera tra la bocca e la vagina o la bocca e l’ano.

In questo caso, il dental dam va utilizzato sempre da un solo lato e
una sola volta, e perché sia veramente efficace deve essere integro.

Affiancato al preservativo, il Dental Dam è l’unico strumento di prevenzione per le malattie
sessualmente trasmissibili
e sta diventando un popolare strumento di sicurezza sessuale.

Si
presenta con differenti colori e gusti (vaniglia, fragola, cola, e frutti di bosco) ed è estremamente efficace per la
prevenzione delle infezioni provenienti dalle secrezioni vaginali o anali.

Accorgimenti per un uso corretto: come il preservativo, per garantire la sua integrità e sicurezza, bisogna fare attenzione a unghie e
anelli
e assicurarsi che sia privo di buchi e rotture. Potete controllare il Dam prima di
usarlo, tenendolo alla luce, oppure verificando se l’acqua passi attraverso di esso.

Potete scegliere di applicare un lubrificante, rigorosamente a base acquosa,
sulla vagina o sull’ano prima di utilizzare il Dam. Il lubrificante può contribuire ad aumentare le sensazioni per il/la vostr* partner.

Quando utilizzate il Dam, assicuratevi di utilizzarlo solo da un lato.
Non utilizzare il Dental Dam su diverse parti del corpo (per esempio
dall’ano alla vagina o viceversa) perché potreste trasferire i germi da
una zona all’altra (a scapito della salute della vostra partner). E’ un
prodotto monouso.

Molti credono che utilizzare il Dental dam diminuisca la sensibilità nel sesso orale. Non è cosi! La
sensazione con il Dental Dam è diversa dalla sensazione con la lingua ma questa non è necessariamente un aspetto
negativo.

Come usare il Dental Dam? I Dental Dam non sono protezioni particolarmente difficili da usare. Qualcuna
preferisce che durante il sesso orale il "Dam" sia tenuto da chi lo
pratica, cosi che chi lo riceve possa rilassarsi, mentre altre pensano
che chi lo riceve possa tenere il dam, cosi che il partner che lo
pratica abbia le mani libere per altre stimolazioni. In alternativa,
alcuni Dental Dam ora, sono fatti con un strappo adesivo che si attacca
alla parte senza doverlo tenere con le mani.

Ricordate di usare del lubrificante a base di acqua nella vagina o nell’ano prima della penetrazione, anche per aumentare la
stimolazione.

Dove si acquista? E’
possibile acquistarlo direttamente in farmacia, basta richiedere una
scatola di "sbarramento dentale" o "dental dam", come già detto è un
presidio utilizzato in odontoiatria per isolare il dente malato da
quelli sani, per cui i dentisti ne acquistano in grande quantità. Ricordatevi che non esiste imbarazzo che giustifichi la
trascuratezza della vostra salute.
E’ possibile acquistare il dental dam anche in qualche sexy shop particolarmente fornito oppure on-line.

E se non ho un Dental Dam cosa posso usare in alternativa? 1) Prendi un guanto di lattice (di quelli che si comprano in qualunque farmacia) 2) Taglia via tutte le dita, tranne il pollice 3) Taglia la parte superiore del guanto (almeno 10 centimetri sopra al pollice). Taglia lungo la
parte opposta al pollice: il guanto si aprirà 4) Ora stendilo con entrambe le mani… infila due dita nel pollice 5) Ora è possibile sia il cunnilingus che una penetrazione, anche contemporaneamente

1)2)3)4)5)


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CONTRACCEZIONE E PROTEZIONE DA MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI

I METODI CONTRACCETTIVI o ANTICONCEZIONALI sono metodi dediti ad impedire o ridurre la probabilità che si verifichi una gravidanza. In questo senso sono anche comunemente utilizzati per la pianificazione delle nascite. Ogni ragazza o donna può scegliere insieme al proprio ginecologo/a il metodo contraccettivo più adatto a lei in base a: efficacia, sicurezza, semplicità d’uso, reversibilità, comodità, accettabilità e costo.
*L’efficacia contraccettiva di ogni metodo viene misurata sulla base dell’indice di fallimento o indice Pearl, che esprime il numero di gravidanze osservate in 100 donne che usano quel metodo contraccettivo per un anno: l’efficacia di un contraccettivo è tanto maggiore quanto più l’indice di fallimento si avvicina allo zero.
 
 

I PIU’ EFFICACI : 

Condom o Preservativo è un metodo a barriera perché rappresenta una barriera meccanica che si oppone all’ingresso degli spermatozoi in vagina. Membrana di lattice o gomma che va infilata sul pene già in erezione prima del rapporto sessuale. E’ importante non usare mai lo stesso preservativo due volte, controllare il preservativo prima di indossarlo perché potrebbe essere rotto e maneggiarlo con cura perché potrebbe rokmpersi quando si indossa. Inoltre al momento dell’estrazione del pene dalla vagina a rapporto finito si faccia attenzione ad evitare che il preservativo si sfili dal pene, provocando la fuoriuscita di sperma. Può provocare reazioni allergiche e rompersi, ma offre la migliore protezione contro il contagio da malattie sessualmente trasmissibili. Spesso utilizzato insieme agli Spermicidi
per una maggiore sicurezza. E’ liberamente acquistabile senza ricetta e
visita medica in farmacia, in sexy shop, nei distributori automatici,
nei supermercati, nei consultori.
Indice di fallimento: 3-15/100* (a seconda del suo corretto utilizzo). 
 

Il preservativo femminile o Femidom è un metodo a barriera che agisce secondo lo stesso principio del preservativo maschile, ma anzichè coprire il pene fodera la vagina. E’ formato da una guaina resistente di poliuretano, lunga
17 centimetri, con un anello flessibile su entrambe le estremità. L’anello interno serve per introdurlo nella vagina e aiuta a mantenerlo al posto giusto. L’anello
esterno è morbido e rimane all’esterno della vagina durante il
rapporto. Il Femidom è già lubrificato con un prodotto a base di silicone (ma possono essere utilizzati ulteriori lubrificanti sia internamente che esternamente, sia a base acquosa che a base oleosa). Protegge vagina,
cervice e genitali esterni, rappresentando una estesa
barriera di protezione. Può essere inserito anche prima del rapporto (fino a 8 ore). Si usa una sola volta. E’ sconsigliato l’uso insieme al Condom, frizioni tra i due dispositivi potrebbero determinarne la rottura. Il materiale di cui è composto, il poliuretano, è inodore, aderente,
sottilissimo (più del lattice) e soprattutto ottimo conduttore di
calore. Per questo, permette di vivere l’eros in modo sensuale e
naturale. Inoltre non provoca reazioni allergiche. Può essere
inserito prima del momento del rapporto, quindi non interrompe
la spontaneità sessuale. Oltre ad essere un contraccettivo efficace quanto il preservativo maschile, offre protezione totale dalle malattie a trasmissione sessuale. E’ liberamente acquistabile senza ricetta e visita medica in farmacia, anche se in Italia non è molto diffuso.

 

La pillola anticoncezionale è un farmaco contraccettivo ormonale che agisce sul meccanismo che determina l’ovulazione, rilasciando piccole quantità di un estrogeno (generalmente etinilestradiolo) e di un progestinico. L’assunzione quotidiana di questi due ormoni inibisce gli eventi ormonali che inducono l’ovulazione, in modo che tutti i giorni diventino "non fecondi". Oltre a sopprimere l’ovulazione, la pillola è causa di meccanismi
contraccettivi accessori che ne aumentano la sicurezza: provoca infatti
l’ispessimento della mucosa cervicale rendendo così difficoltoso il
passaggio degli spermatozoi attraverso la cervice stessa e un assottigliamento dell’endometrio rendendo difficoltoso l’impianto di un eventuale embrione. Si può assumere dopo un controllo medico e si acquista in farmacia con la prescrizione medica.  La somministrazione è quotidiana e deve essere effettuata sempre alla stessa ora nel corso della giornata per tre settimane. Si consigliano controlli periodici. Presenta delle controindicazioni: disturbi alla coagulazione, patologie epatiche, tumori ormodipendenti, anche se questi rischi sono in riduzione con il perfezionamento e la diminuizione del dosaggio ormonale. Se assunta con regolarità e precisione è , attualmente, il metodo anticoncezionale più sicuro tra quelli reversibili. Indice di fallimento: o,2-0,8/100*
 
Il cerotto è un metodo
contraccettivo ormonale che ha lo stesso funzionamento della Pillola anticoncezionale bloccando l’attività delle ovaie e quindi l’ovulazione attraverso il rilascio di ormoni (estrogeno e progestinico). Si applicano 3 cerotti al mese, su pelle pulita e asciutta (spalla, glutei, addome, braccia) se ne cambia uno ogni settimanacambiando anche sede. Una volta applicato il cerotto rilascia gli ormoni direttamente nel circolo sistematico, saltando il primo passaggio epatico e svincolandosi da eventuali interferenze gastrointestinali. Come la pillola si può assumere dopo un controllo medico e si acquista in farmacia con
la prescrizione medica. Si consigliano controlli periodici. Presenta le stesse controindicazioni della pillola. Se utilizzato correttamente, come la pillola è un metodo anticoncezionale sicuro. Indice di fallimento: o,2-0,8/100*

 

L’anello è un metodo
contraccettivo ormonale a rilascio vaginale. Come la Pillola anticoncezionale contiene due ormoni (estrogeno e progestinico) che impediscono l’ovulazione ed aumentano la viscosità del muco cervicale, che ostacola la penetrazione dello sperma nell’utero. Consente il rilascio di ormoni direttamente all’interno della vagina, da qui gliormoni passano direttamente nel circolo sistemico, saltando il primo passaggio epatico e svincolandosi da eventuali interferenze gastrointestinali. Semplice da utilizzare, non richiede l’intervento di personale medico per la somministrazione. Si inserisce all’interno della vagina secondo le istruzioni del ginecologo/a, solitamente vicino alla cervice, per poi essere rimosso tre settimane dopo.  Normalmente non interferisce con l’attività sessuale. Come la pillola si può assumere dopo un controllo medico e si acquista in farmacia con
la prescrizione medica ed è un metodo anticoncezionale sicuro. Indice di fallimento: o,2-0,8/100*

La spirale o I.U.D (Intra Uterine Device) è un dispositivo intrauterino. E’ uno strumento contraccettivo e intercettivo: esso impedisce la fecondazione, oppure, laddove questa sia avvenuta, ostacola l’annidamento dell’embrione nell’endometrio. Si tratta di un piccolo supporto in plastica avvolto da un filo di rame (da qui il
nome spirale) che viene inserito nell’utero, tramite una piccola cannula
flessibile. A causa del rischio di infezioni, la spirale è sconsigliata a donne che
non hanno ancora avuto bambini (in rarissimi casi può provocare
infertilità), donne predisposte a infezioni genitali e donne che
accusano abbondanti perdite durante il ciclo mestruale. Richiede un’accurata igiene della donna e del partner per minimizzare i rischi di infezione. La Spirale può essere inserita soltanto dal ginecologo/a. Uno stesso dispositivo può essere utilizzato per una durata dai 2 ai 5 anni e rimosso in qualsiasi momento dal ginecologo/a. Di recente sono state messe in commercio spirali che permettono un rilascio graduale di progesterone;
questo ormone (rilasciato naturalmente dal corpo luteo durante la sua
maturazione) altera la formazione dell’endometrio stabile e di
conseguenza anche le condizioni di fecondazione dell’ovulo. Fin dai primi giorni la Spirale garantisce una protezione contraccettiva molto elevata. Indice di fallimento: o,4-0,8/100*

Il diaframma è un metodo a barriera che blocca l’introduzione degli spermatozoi nella cervice creando una barriera davanti all’apertura dell’utero. E’ una semisfera di gomma soffice dotata di un anello flessibile in gomma a forma di ‘O’ che la manitene fissa contro la cervice. Va inserito nella vagina poco prima del rapporto per poi essere rimosso 6-8 ore dopo l’ultima eiaculazione maschile. Si usa normalmente in combinazione con gli Spermicidi. Ogni diaframma, a seconda del materiale di cui è fatto, può essere utilizzato con accurata pulizia più volte e può durare da sei mesi fino a due anni in condizioni di impiego normali. Si acquista in farmacia, con prescrizione medica. Deve essere adatto alle caratteristiche anatomiche della donna che lo utilizza, per questo le misure devono essere prese precedentemente dal medico, che deve istruire la donna su come inserirlo. Indice di fallimento: 3-15/100*

 

I MENO EFFICACI :

Coito interrotto consiste nell’estrazione del pene dalla vagina immediatamente prima della eiaculazione maschile. Non è in grado di offrire una sufficiente sicurezza dal momento che, non solo richiede un perfetto autocontrollo da parte dell’uomo durante il rapporto che è difficile da avere (la sua azione deve infatti essere tempestiva), ma soprattutto perché nel corso del rapporto sessuale è sempre probabile la fuoriuscita di spermatozoi dal pene anche prima dell’eiaculazione maschile. Indice di fallimento: 10-25/100*

Metodo di Ogino-knaus è un metodo di riconoscimento della fertilità, consiste in un’astensione dai rapporti sessuali nel periodo di maggiore fertilità della donna, cioè nei giorni immediatamente precedenti e successivi l’ovulazione (tra il 7° ed il 18° giorno del ciclo mestruale). Dal momento che calcolare e individuare questo periodo è molto difficile (poiché la durata del ciclo è estremamente variabile e dipende da fattori esterni), questo metodo non è in grado di offrire una sufficiente sicurezza. Indice di fallimento: 14-40/100*
 
Metodo Billings è un metodo di riconoscimento della fertilità, consiste in un’astensione dai rapporti sessuali nel periodo in cui il muco cervicale (secrezione che proviene dal collo dell’utero) perda la sua elasticità. E’ un metodo difficile da applicare perché richiede una perfetta conoscenza del proprio corpo; inoltre a mutare l’aspetto del muco possono intervenire fattori indipendenti dall’ovulaizone (es. un’infezione). Per questo non è in grado di offrire una sufficiente sicurezza. Indice di fallimento: 3-22/100*
 
La temperatura basale è un metodo di riconoscimento della fertilità, consiste in un’astensione dai rapporti sessuali nel periodo in cui la temperatura corporea scende improvvisamente e poi sale in corrispondenza dell’ovulazione. E’ estremamente difficile individuare tale periodo, anzitutto perché richiede una quotidiana misurazione della temperatura basale con appositi termometri alla stessa ora, poi perché la temperatura corporea può essere alterata da molti fattori. Non è in grado di offrire una sufficiente sicurezza. Indice di fallimento: 8-15/100*
 
Spermicidi sottoforma di preparati (creme, schiume, candelette) contengono una sostanza chimica in grado di distruggere gli spermatozoi. Si applicano nella vagina e intorno alla cervice uterina. Il rapporto sessuale deve avvenire entro un certo tempo dall’applicazione. Possono facilmente provocare reazioni allergiche e abrasioni. Non sono in grado di offrire una sufficiente sicurezza, per questo normalmente si utilizzano insieme a metodi a barriera. Indice di fallimento: 5-20/100*
 

 
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La pillola del giorno dopo

La pillola del giorno dopo è un farmaco contraccettivo ormonale utilizzato come metodo di contraccezione post-coitale (ossia contraccezione di emergenza) che ha l’obiettivo di prevenire lo stato di gravidanza, in caso di rapporto
sessuale non protetto o in caso di mancato funzionamento di un metodo anticoncezionale.
 
Il suo scopo è bloccare l’ovulazione attraverso il rilascio del progestinico levonorgestrel,
una
sostanza presente anche in molte pillole contraccettive, impiegata
però in un dosaggio 20-30 volte maggiore (750 microgrammi). Il levonorgestrel, nella dose di 1,5mg assunta per via orale, agisce
inibendo o alterando la qualità dell’ovulazione (come tutti i
contraccettivi ormonali) e non interferendo in alcun modo sull’impianto
dell’ovulo fecondato sulla mucosa uterina, che avviene 8 giorni dopo la
fecondazione.
 
L’efficacia della pillola del giorno dopo dipende dalla tempestività
con cui viene assunta dopo il rapporto sessuale a rischio. Si tratta di una compressa da assumere entro 72 ore dal rapporto a rischio. Diminuisce le probabilità di rimanere incinta dal 60% al 90%. In
generale, l’assunzione del farmaco entro le prime 24 ore dal rapporto a
rischio garantisce un’efficacia del 95%, che scende fino ad annullarsi
nelle 72 ore.
E’
invece inefficace in presenza di eventuale annidamento di un ovulo fecondato, non provoca
quindi l’aborto.
Poiché la gravidanza inizia appunto con l’annidamento dell’ovulo fecondato nella mucosa uterina, non può affermarsi che il farmaco sia abortivo,
non solo perché non interrompe una gravidanza eventualmente in atto, ma
anche perché non interferisce sul destino di un ovulo fecondato. Questo
metodo contraccettivo, che ha un’efficacia tanto maggiore quanto prima
viene utilizzato, è inefficace se l’impianto dell’ovulo è già avvenuto:
in tal caso l’assunzione del farmaco non influisce sulla prosecuzione
della gravidanza.
 
In Italia la pillola del giorno dopo, commercializzata con il nome di Norlevo o Levonelle, è acquistabile in farmacia solo
dietro prescrizione medica (da richiedere ad un medico generico, guardia medica o ginecologo) con ricetta nominale e non ripetibile
. Il prezzo si aggira intorno agli 11,00 euro.
 
Per la prescrizione della pillola del giorno dopo (come per la sua vendita) non è previsto il diritto all’obiezione di coscienza. In Italia il
diritto all’obiezione
di coscienza è concesso per legge solo nell’interruzione volontaria di
gravidanza, quindi nel caso di una gravidanza accertata (Legge n.194 del 22 maggio 1978, http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/l194_78.html), tuttavia è frequente che medici e farmacisti rifiutino
rispettivamente la prescrizione e l’erogazione del farmaco su basi
morali, accampando un diritto di obiezione di coscienza non
riconsociuto dalla legge e contrario ai rispettivi obblighi
professionali. A questo proposito nel 2004, su sollecitazione dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Venezia il Comitato nazionale per la bioetica si dichiarò a favore della possibilità da parte dei medici di effettuare obiezione di coscienza,
se questa non pregiudica per questioni di urgenza la salute della
paziente. Va detto però che la posizione del Comitato nazionale per la
bioetica non ha alcun valore vincolante ed è stata spesso contestata.
In seguito alla sentenza del T.A.R. del Lazio n. 8465/2001, la ditta
produttrice della pillola del giorno dopo è stata obbligata a scrivere
nel foglio illustrativo che il farmaco impedisce l’impianto dell’ovulo
eventualmente fecondato; nel 2005, tuttavia, il Dipartimento di Salute Riproduttiva dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità
ha chiarito che “la contraccezione di emergenza
con levonorgestrel ha dimostrato di prevenire l’ovulazione e di non
avere alcun rilevabile effetto sull’endometrio (la mucosa uterina) o
sui livelli di progesterone, quando somministrata dopo l’ovulazione. La
pillola è inefficace dopo l’annidamento e non provoca l’aborto”.

Nell’Unione Europea
dal 2002 una Risoluzione del Parlamento europeo sulla salute e i
diritti sessuali e riproduttivi raccomanda ai governi degli Stati
membri e dei paesi candidati di agevolare l’accesso alla contraccezione
d’emergenza a prezzi accessibili (http://www.europarl.europa.eu/pv2/pv2?PRG=DOCPV&APP=PV2&SDOCTA=10&TXTLST=1&TPV=DEF&POS=1&Type_Doc=RESOL&DATE=030702&DATEF=020703&TYPEF=A5&PrgPrev=TYPEF@A5|PRG@QUERY|APP@PV2|FILE@BIBLIO02|NUMERO@223|YEAR@02|PLAGE@1&LANGUE=IT). In molti paesi dell’Unione la
contraccezione d’emergenza è liberamente acquistabile come farmaco da
banco (cioè senza prescrizione medica) e in alcuni casi distribuita
gratuitamente.
 
In Francia la pillola del giorno dopo è disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica.
È inoltre disponibile gratuitamente nelle scuole anche per ragazze
minorenni, senza l’obbligo di dichiarare la propria identità.
 
In Spagna analogamente a quanto disposto in Italia, la pillola del giorno dopo è
disponibile previa prescrizione medica. Tuttavia, poiché la legge
spagnola permette ai Comuni libertà di scelta rispetto a tali ambiti
regolamentari, in alcuni centri la distribuzione della pillola del
giorno dopo è libera e gratuita.
 
Nel Regno Unito è
disponibile senza la prescrizione medica in tutto il territorio
britannico, alcune città come Manchester hanno iniziato in via
sperimentale la distribuzione gratuita.
 
In Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Paesi Bassi, Svizzera, Svezia e Norvegia è disponibile nelle farmacie senza la necessità di prescrizione medica.
 
Negli Stati Uniti d’America la Food and Drug Administrations (FDA) ha stabilito nel 2006 che la pillola del giorno dopo può essere aqcuistata dalle maggiorenni senza prescrizione medica. E’ considerato un farmaco da banco, quindi venduto oltre che nelle farmacie nei supermercati. Permane per le minorenni l’obbligo di presentazione della ricetta.
 
La pillola del giorno dopo è inoltre disponibile senza prescrizione medica nei seguenti paesi: Sudafrica, Albania, Algeria, Canada (Québec), Cile, Israele, Messico,  Portogallo.
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RU-486 o pillola abortiva

La RU-486 o mifepristone
è uno steroide sintetico utilizzato come farmaco
per l’aborto chimico nei primi due mesi della gravidanza
. Durante le
prime sperimentazioni fu usata la sigla RU-38486, poi abbreviata in RU-486, dall’azienda produttrice, la Roussel Uclaf

La RU 486 è utilizzata per: Interruzione
volontaria di gravidanza (IVG) e Interruzione clinica di gravidanza in caso di
morte fetale in utero, per ridurre la dose di prostaglandine necessaria
all’espulsione.

Non deve essere
confusa con la pillola del giorno dopo.

Prodotto sotto forma di pillola, il mifepristone agisce direttamente sui recettori progestinici*, inibendone l’azione. Il
mifepristone blocca l’azione progestinica sui recettori inibendo lo sviluppo embrionale e causando il distacco e l’eliminazione della
mucosa uterina, con un processo simile a ciò che accade durante le
mestruazioni. *Il progesterone (dal latino «pro»: che favorisce e «gestare»:
gravidanza) è l’ormone che assicura il mantenimento della gravidanza per le sue
diverse azioni sulle strutture uterine.
Si utilizza entro le 7 settimane
di gestazione (49 giorni dall’ultima mestruazione): il medico somministra da
una a tre compresse da 200 mg di mifepristone.
Due giorni dopo, se non si è verificata l’espulsione del materiale gravidico,
si procede con somministrazione di  una prostaglandina (di solito il misoprostol)
che la induce nel giro di pochissime ore, solitamente entro mezza giornata.
Dopo circa dieci giorni, la paziente torna in ospedale per la verifica
ecografica dell’avvenuta interruzione. La procedura può fallire in meno
dell’1% dei casi, e in circa il 5% dei casi è necessaria la revisione
chirurgica della cavità uterina per completarla, o per bloccare eventuali
emorragie che possono verificarsi. 

L’efficacia della RU
486 da solo è pari a circa l’80%.
A volte
l’azione del mifepristone necessita di
essere completata in un secondo tempo, solitamente due giorni dopo la prima
somministrazione, con la somministrazione di una prostaglandina. Il metodo che prevede le
due somministrazioni è efficace tra il 92% e il 99% dei casi.

Rispetto ai metodi abortivi tradizionali ha il
vantaggio di non richiedere l’ospedalizzazione
(ricovero) della donna né interventi chirurgici specializzati (nel 95% dei
casi), né anestesia,
per questo si
ritiene che provochi minori traumi fisici e psicologici per la donna. Richiede
minori costi per il servizio sanitario ed è più accessibile.
Può essere utilizzato dalle prime settimane di
gravidanza: consentendo di ricorrere all’interruzione in epoca gestazionale più
precoce ha minori rischi di complicanze per la salute della donna. Inoltre non
ha gli stessi rischi dell’aborto chirurgico per aspirazione: traumi dell’utero,
del collo (dell’utero), rischio ulteriore di sterilità, di gravidanza
extra-uterina, etc. 

È controindicato in caso di gravidanza
extra-uterina. Non può essere effettuato in pazienti che presentino allergia
nota al mifepristone, insufficienza
surrenalica, disordini emorragici, o che siano in terapia con anticoagulanti o
cortisonici. Le prostaglandine non possono
essere somministrate in caso di: ipertensione arteriosa,
angor, sindrome di Raynaud, insufficienza
cardiaca, aritmia.

Attualmente è in uso
in tutti i paesi della Comunità Europea

ad eccezione di Italia (in parte), Irlanda e Portogallo.

In Italia la
sperimentazione inizia nella Regione Piemonte nel 2002, ma viene bloccata
dall’allora Ministro della Salute G. Sirchia. Il
progetto riprende nel settembre 2005 all’Ospedale Sant’Anna
di Torino per essere di nuovo bloccato dalle indagini richieste dal Ministro
della Salute F. Storace. In novembre riprendono le sperimentazioni anche in
Liguria, Toscana, Emilia-Romagna e dal 2006 in Puglia. Nel frattempo a Milano
nell’Ospedale Buzzi parte una sperimentazione che
prevede l’utilizzo del metotressato al posto dell’RU
486. A Milano e a Torino la magistratura avvia delle indagini ipotizzando una
violazione della legge 194: a Milano l’indagine si conclude con
l’archiviazione, mentre a Torino viene decisa la sospensione dello studio nel
settembre 2006.

Nel giugno 2007
l’ente europeo per il controllo sui farmaci (EMEA) approva l’uso del
mifepristone e ne ribadisce la sicurezza
, autorizzandone l’uso anche in
caso di "preparazione" del collo dell’utero all’aborto chirurgico.

In novembre viene trasmessa al Ministero della Salute italiano la
documentazione per la procedura di mutuo riconoscimento, che permette la
registrazione del farmaco anche in Italia sulla base delle norme comunitarie,
ma il Ministro Livia Turco blocca ancora la procedura chiedendo al Consiglio superiore di sanità di «formulare un parere nel
pieno rispetto della legge 194»
.

Attualmente in Italia
in mancanza di una azienda italiana intenzionata a distibuirla e sulla base di
un decreto del 1997 che permette al medico di importare direttamente farmaci
non registrati in Italia se ritenuti indispensabili per la salute dei pazienti,
la pillola viene importata in singole confezioni dietro richiesta degli
ospedali che devono indicare, nel modulo d’ordine, il nome della paziente cui
sono di volta in volta destinate
.

Dal 30 luglio 2009 la RU 486 potrà essere commercializzata e utilizzata in Italia. Il
Consiglio di amministrazione dell’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) ha infatti approvato a maggioranza l’immissione in commercio del farmaco in Italia.  La Ru486 potrà essere utilizzata in Italia solo in ambito ospedaliero,
così come la legge 194 prevede per le interruzioni volontarie di
gravidanza. Nelle disposizioni dell’Aifa c’è un "richiamo al massimo
rispetto della legge 194 e all’utilizzo in ambito ospedaliero. Dopo una
lunga istruttoria è stato raccomandato di utilizzare il farmaco – ha
aggiunto – entro il quarantanovesimo giorno, cioè entro la settima
settimana". Entro questo termine, infatti, le eventuali complicanze
sono sovrapponibili a quelle dell’aborto chirurgico.


Le prime
reazioni corrispondono alle posizioni degli schieramenti da
tempo in campo. L’Aied (Associazione italiana per l’educazione
demografica) plaude la decisione del Cda dell’Aifa: "Ci si allinea con
i paesi europei, recuperando un ritardo che ha penalizzato le donne
italiane".

Dal 10 dicembre 2009 la delibera dell’Aifa è pubblicata in Gazzetta Ufficiale: entro un paio di mesi l’azienda produttrice del farmaco (Exelgyn) assicura la presenza della pillola abortiva in Italia, ultimo dei paesi europei ad adottarlo.

Chi può richiedere la pillola? I medici delle strutture ospedaliere anche su richiesta di una sola paziente.

Le Regioni non possono impedire l’utilizzo della RU 486 nelle loro strutture: l’introduzione di un farmaco nel sistema sanitario nazionale attraverso la pubblicazione in G.U.di una delibera Aifa equivale all’ingresso dei Lea livelli essenziali di assistenza che devono essere assicurati da tutto il sistema. CHI NON LI RISPETTA VIOLA LA LEGGE.

Quando può essere assunta? Entro la settima settimana di gestazione. Il percorso abortivo deve essere seguito da un medico. E’ previsto un ricovero ospedaliero, ancora da specificare se in day ospital o ordinario (sul punto si attende la delibera della Conferenza Stato Regioni).

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